Ernest Hyde
La mia mente era uno specchio:
vedeva ciò che vedeva, sapeva ciò che sapeva.
In gioventù la mia mente fu proprio uno specchio
in un vagone che fuggiva veloce
La mia mente era uno specchio:
vedeva ciò che vedeva, sapeva ciò che sapeva.
In gioventù la mia mente fu proprio uno specchio
in un vagone che fuggiva veloce
afferrando e perdendo squarci di paesaggio.
Poi col tempo
grandi graffi s'incisero sopra lo specchio
lasciando che il mondo esterno vi entrasse
e lasciando che vi affiorasse il mio io più segreto.
Perché questa è la nascita dell'anima nel dolore,
una nascita con guadagni e perdite.
La mente vede il mondo come una cosa staccata,
e l'anima rende il mondo una cosa sola con se stessa.
Uno specchio graffiato non riflette immagini:
e questo è il silenzio della saggezza.
Poi col tempo
grandi graffi s'incisero sopra lo specchio
lasciando che il mondo esterno vi entrasse
e lasciando che vi affiorasse il mio io più segreto.
Perché questa è la nascita dell'anima nel dolore,
una nascita con guadagni e perdite.
La mente vede il mondo come una cosa staccata,
e l'anima rende il mondo una cosa sola con se stessa.
Uno specchio graffiato non riflette immagini:
e questo è il silenzio della saggezza.
da Antologia di Spoon River, Einaudi 2009, a cura di Fernanda Pivano.
l'Antologia di Spoon River l'ho letta da ragazzo, edizione Newton, prima del disco De Andrè, mi sembra, e poi riletta e riletta.
RispondiEliminadire che è un libro bellissimo è sottovalutarlo:)
Sì, Ismaele, è più che un libro bellissimo.
RispondiEliminaAnche io l'ho letto da giovane e poi l'ho ripreso in mano un anno fa: l'età adulta mi ha consentito di cogliere delle gemme che a prima lettura mi erano del tutto sfuggite. Mi piace questo approfondire, con l'età, il rapporto con alcuni libri.
Saluti!