lunedì 23 aprile 2012

Missed Connections di Sophie Blackall


www.missedconnections.com è un sito americano molto popolare, dove le persone lasciano dei messaggi nel tentativo di ritrovare qualcuno che non conoscono, che hanno incontrato per caso – in metropolitana, per la strada, in un ristorante – e che vorrebbero ritrovare e conoscere.

“Pattinando sul ghiaccio a Central Park, ci siamo scontrati. Tu indossavi un cappello di pelliccia con le orecchie e mi sei venuta addosso al Woolman Rink, oggi. Sei una  pattinatrice pessima, ma adorabile”.

“Mentre passavamo sotto il fiume, il tuo naso ha cominciato a sanguinare. Io sono la ragazza che ti ha allungato un fazzoletto. Non sembrava il momento adatto per chiederti se fossi single, ma ho pensato che fossi maledettamente carino".

“Indossavi un abito verde con bottoni bianchi. I nostri sguardi si sono incrociati almeno tre volte sul 6, stamattina. All'improvviso hai sorriso e ti sei guardata in grembo, come se ridessi di uno scherzo segreto. Non hai più sollevato lo sguardo ed io sono dovuto scendere a Bleecker. Avrei voluto poter guardare dentro la tua bella testa”.

Sophie Blackall è un'illustratrice di Brooklyn; per puro caso si imbatte in questo sito e ne rimane totalmente stregata. La sua immaginazione è immediatamente sedotta ed eccitata dalle tante, infinite, possibili storie che questi annunci lasciano immaginare, sognare, intravvedere.

Alcuni la divertono, la commuovono e la incuriosiscono; altri tornano insistentemente a visitare la sua fantasia finché si trasformano in illustrazioni.
Da qui nasce il progetto di un blog che diventa, nel tempo, questo libro.

Come è accaduto a Sophie Blackall, è impossibile, come lettori, non farsi coinvolgere da questi piccoli racconti.
Sarà "il voyeurismo, il romanticismo vissuto per interposta persona”, sarà che questi annunci sono “frammenti di una storia che contiene i grandi e familiari temi dell'amore, della perdita e del rimpianto e in definitiva, soprattutto, della speranza”.

Sarà che poche cose sono più poetiche, evocative e struggenti di “ciò-che-avrebbe-potuto-essere-e-non-è-stato”, di tutte le strade che ai tanti bivi della propria vita è stato scelto di non percorrere, di tutti quegli sguardi che non si ha avuto il coraggio di ricambiare o trasformare in parole, in gesti di avvicinamento, apertura, contatto.

Sarà il potere irresistibile del “ciò-che-ora-non-è-ma-un-giorno-potrebbe-essere”, della speranza che esista per tutti un'occasione d'amore, di gioia, di condivisione.

Sarà per tutti questi motivi che questo libro è un piccolo gioiello, da sfogliare con leggerezza e un crescente sentimento di tenerezza e commozione.

Leggete anche che cosa ne ha scritto la brillante e a me dilettissima Chiara in questo suo post: http://www.chiarachinellato.net/clarissapuntod/le-missed-connections-di-sophie-blackall/.


Sophie Blackall, Missed Connections. Love, Lost & Found, Workman 2011.


19 commenti:

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    1. Questo libro non poteva esserti sfuggito, lo sapevo.

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  2. Mi son venute in mente due cose, un racconto di Asimov che si intitolava If, tradotto in italiano con "E se" , una storia d'amore inconsueta per lui, dove una coppia perde l'occasione di incontrarsi e non è più una coppia , si svolgono due storie separate , ma alla fine , come a dire che c'è un destino o un karma , l'occasione si presenta di nuovo . Tradotto : l'amore è scritto nelle stelle .Il racconto era carino, molto più del mio riassuntino. L'altra cosa è l'altro racconto "Lui ed io " (O Io e lui" della Ginzburg , che parla del suo secondo marito e dice di quando si sono incontrati per la prima volta , tutto lo scarso interesse di quell'incontro , come non si potesse immaginare tutto quello che avrebbero vissuto insieme. Ma l'hai letto, vero, mi pare che anche per te "Le piccole virtù " sia fra i libri preferiti .

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    1. Non conosco il racconto di Asimov perché, me ne vergogno un po', ho un pregiudizio nei confronti della fantascienza, anche se so che è un genere molto vario che abbraccia anche esempi che sfuggono alle categorizzazioni semplici e alle etichette, come per esempio questo racconto cui alludi tu.
      Quanto alla Ginzburg, sì, Le piccole virtù è il suo libro che amo di più, uno dei miei libri feticcio, di quelli che mi accompagnano da anni e sempre mi accompagneranno. È incredibile come davvero alcune persone entrino nella nostra vita una prima volta senza quasi lasciare traccia, o magari lasciandone una neanche tanto piacevole; e poi, magari dopo anni, ne diventano protagonisti.
      Saluti affettuosi

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  3. Ho appena aggiunto questo libro alla mia lista dei desideri di Amazon, adoro i libri illustrati e questo dev'essere delizioso! Grazie cara Craft Duck!

    un caro saluto

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    1. Ma grazie a te, Iulia! (E che piacere rivederti qui!)

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  4. Hai raccontato con la stessa levità che hanno i momenti che descrivi, autentici "stati di grazia", da ricordare con un confuso, sottile struggimento, che è piacevole proprio perchè nulla è ancora accaduto. Ho pensato a "Le passanti" di De Andrè. :)

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    1. Giacinta telepatica. Anche io ho pensato subito alla bellissima Le passanti.

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    1. Allora buona lettura (e se ti va, poi, dimmi che cosa ne pensi)

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    2. A tutti:
      la Papera è in partenza, ci vediamo tra una settimana!

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  6. Buon viaggio a te e grazie per la bella segnalazione. È un libro di quelli che mi piaceranno: ne sono sicura!

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  7. Grande idea quel sito... Se penso a incontri fugaci con persone che vorrei tanto rivedere divento pazzo, da tante che sono... Di una (la simil-Annika di Pippi Calzelunghe) ho persino parlato nel mio romanzo d'esordio, sperando che ci si riconoscesse... ma evidentemente non ha letto il mio libro... :)
    Ciaoo!!

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  8. Geniale questo sito!
    Ce ne sarebbe veramente bisogno: una specie di lavagna virtuale in cui appendere i "cercasi" reali. Alla faccia di facebook! (E scusate il gioco di parole)
    Bye&besos connessi (e annessi)

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  9. che cosa romantica!
    questo libro mi incuriosisce moltissimo

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  10. Rispondo a tutti con enorme ritardo - quasi 3 mesi, che volete che sia! :-)

    @ Zio Scriba: ricordo l'episodio nel tuo romanzo, è uno dei miei momenti preferiti, a dire il vero!

    @ Nela San: chissà, non ce n'è una versione italiana? Sarebbe carino metterla su.

    @ Gaia: lo è, molto molto romantica. Il libro posso prestartelo io!

    @ Irene b: ciao e benvenuta! Sì, è una piccola meraviglia questo libro.

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